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Ne La mia primavera il quotidiano viene sublimato in situazioni emotive universalmente condivisibili. La presenza di bambini orfani o adottati, di madri premurose o crudeli, di esserini bisognosi di dare o ricevere affetto, finiscono per rendere quest'opera una grande metafora sull'amore genitoriale, che si declina attraverso non tanto i legami di sangue, ma piuttosto attraverso l'affetto, la protezione e la salvezza che un essere vivente può regalare a un altro.